L’unica funzione positiva del grande fratello è farci vedere (nel vero senso del termine) di cosa è capace zoro. L’unico problema è se riuscirà a tenere lungo tutta l’edizione questo eccellente livello: capolavoro!
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Blog, metriche e valore
Vorrei affrontare la questione che è stata risollevata per la rete nelle ultime settimane. Dalle metriche si è passati al loro utilizzo per valutare la autorevolezza di un blog rispetto agli altri per finire a discutere di come applicare le metriche per calcolare il potenziale pubblicitario di un dato blog. A questi temi si potrebbe accostare quello sollevato da Mafe al Turin BarCamp quando ha parlato di User Generated Revenue, il ritorno economico generato dai contenuti generati dagli utenti.
Secondo me, tutto questo fa parte del montante interesse verso il fenomeno dei blog da parte del mondo “reale” (quello che non naviga abitualmente per la rete). E tutto si potrebbe riassumere nella domanda: qual è, se esiste, il saldo (economico) positivo del web sociale (o web 2.0 che dir si voglia)?
Per il mio parziale punto di vista, il saldo positivo del singolo blog non esiste. Non si può andare a valutare quanto economicamente può essere influente un blog guardando esclusivamente quel blog. Per questo che la famigerata mappa è così affascinante: mostra un mondo in cui le interdipendenze sono, a tutti gli effetti, il vero motore. Un blog ha autorevolezza in quanto immerso in una comunità che riceve e dà valore. Un valore, oltretutto, non statico e sempiterno, ma soggetto a mutazioni, non solo a seconda in quale istante noi la guardiamo, ma anche a seconda di quale prospettiva utilizziamo per guardarla.
A titolo di esempio, si potrebbe fare una mappa animata, creata dalla successione temporale di tutte le mappe. Vedremmo, di giorno in giorno, i centri di aggregazione spostarsi, i punti riunirsi verso altri punti di aggregazione (penso solo a quanto siano diventati centro attrattivo i blog come MelaBlog o Debiase durante i giorni del MacWorld o, poco prima, Eio con il fincipit o, ancora prima, Tao con i ditloidi). È una galassia in perenne movimento, soprattutto ora che la/le discussione/i è/sono in gran fermento.
Cosa vuol dire tutto ciò dal punto di vista del mercato? Esiste un modello di mercato su questo tipo di organizzazione? Secondo me, se esiste, è un mercato che rifugge, per evidenti motivi, le polarizzazioni permanenti, e quindi non porterà all’emersione definitiva di un qualche soggetto.
Ecco che qui si inserisce l’economia del dono, che, tralasciando l’immagine poetica, è l’unica maniera per presentare le proprie istanze, che siano di tipo creativo, economico o di autoaffermazione, per entrare in un luogo, la rete, il cui lo scalino iniziale si sta facendo sempre più basso.
DeLurking Day
Non vorrete mica lasciare questo post senza commenti? Orsù, dottori, palesatevi!
Oggi (o domani) è il DeLurking Day!
Via Tambu, PlacidaSignora, JTheo e milioni di altri, ma non via AndreaB.
Non partecipo al NoCamp
Detesto queste manifestazioni dove le solite combriccole autoreferenziali non vanno per sentirsi parte di una elite minoritaria che tiene fuori il resto del mondo per favorire i soliti noti.
Per questo mi troverò al Monumento Conte di Cavour in Piazza Cavour a Vercelli il 30 Gennaio 2007.
Per questo ANDRÃ’ al NoCamp!
Catena Libresca
Con l’anno nuovo fioriscono le catene. Invitato da Sauro, vado a pagina 123 del libro che sto leggendo, salto le prime cinque frasi e riporto qui sotto le tre frasi seguenti.
Ero totalmente sotto il suo controllo. Mi ha messa in un centinaio di posizioni e ha fatto delle cose stupende! Dubito che qualcuno possa batterlo in fatto di sesso.
Si tratta di Sto con la band – confessioni di una groupie di Pamela Des Barres.
Passo la catena a Solitaire, Rick Deckard e a kOolinus.
Tony contro Paul
Vagando per YouTube si vedono delle cose fantastiche, come questa:
BeggiDay
Fate la nanna
Il buon Matteo Balocco ha scritto un post su uno dei problemi più sentiti da parte di tutti i neo genitori: come fare per far dormire serenamente il proprio bimbo/bimba. Per Matteo, il metodo da usare è quello descritto in Facciamo la nanna di Grazia Honegger Fresco contrapposto al più noto Fate la nanna di Eduard Estivil.
Il metodo di Grazia Honegger Fresco pare sia basato sulla condivisione del sonno, sull’addomentarsi insieme. Non ho letto il libro e, se ne avrò occasione, lo leggerò.
Invece, il metodo consigliato da Estivil è abbastanza diverso. Innanzitutto parte dall’assunzione che il sonno va ‘imparato’, come si impara a camminare, a mangiare, a nuotare. Se il bimbo non impara ad addormentarsi da solo, avrà problemi ad addormentarsi sempre anche da adulto.
