Everyman

È impossibile rifare la realtà, devi prendere le cose come vengono. Tener duro e prendere le cose come vengono.

EverymanL’ultimo libro di Philip Roth è nero come l’abisso con cui si confronta l’uomo di fronte al disfacimento del proprio corpo.
Perfetto, ma terribile.

Recensioni più autorevoli e precise ci sono qui qui e qui.

XTC

All’inizio dell’anno 1982, alla Virgin sanno di avere in mano degli assi da primi posti in classifica. Il nuovo singolo degli XTC, Senses working overtime, è appena uscito e già si sta dirigendo verso le prime posizioni in classifica.
Il gruppo ha delle potenzialità per il grande pubblico, mentre la critica è già tutta ai loro piedi. Per quattro anni, dal 1978, hanno sfornato quattro dischi, di qualità sempre crescente, e ne hanno già pronto un quinto, addirittura un doppio. Nel frattempo hanno ininterrottamente girato il mondo, facendo tour dall’America al Giappone, insieme a Police, Talking Heads e The Cars, acquisendo sempre più audience, nonostante alcuni inconvenienti.
Quello che sanno, oppure fingono di non sapere, è che i frequenti mal di stomaco del leader Andy Partridge, che hanno già causato l’annullamento di molte date, non sono dovuti ad una causa organica, ma alla crescente paranoia per le esibizioni in pubblico.
Dovuta all’incessante circolo vizioso tour-album-tour degli ultimi quattro anni, di cui anche l’altro leader Colin Moulding si è stufato, alle interviste fatte in batteria con giornalisti impreparati, ai club inadatti e di infimo ordine in posti sperduti, alle anonime camere di albergo e all’ennesimo ritardo dell’aereo e anche, forse, al Valium preso in quantità eccessive per stonarsi, non pensare e sopportare.
Però a gennaio è uscito il singolo, a febbraio esce l’album English Settlement e quindi, dicono i boss della casa discografica, bisogna andare in tour. In Europa, mica in Uzbekistan, quindi non si possono trovare scuse.
E così si caricano strumenti e bagagli e si parte. Il 7 marzo c’è la prima data, a Bruxelles. E il 16 Marzo suonano a Genova. Andy Partridge è terrorizzato dalla folla, fitte lancinanti allo stomaco lo costringono ad assumere sempre più valium (ricordate cosa è successo a Kurt Cobain una dozzina d’anni dopo?). Nonostante tutto, il concerto di Genova, al Teatro Massimo, non va male.

Biglietto XTC Genova
Il 18 è in programma il concerto a Parigi a Le Palais. Durerà per i primi 40 secondi di Respectable street, come potete vedere qui sotto.

Andy Partridge non salirà su un palco mai più.
Il grande pubblico, che aveva l’occasione di conoscere uno dei geni più grandi della musica pop, rimarrà fuori da quella magnifica e caleidoscopica esperienza che sono stati gli XTC per tutti i successivi venti anni.
Se volete saperne di più, andate su chalkhills.org, il sito più completo sugli XTC.

Il cacciatore di aquiloni

Attenzione! Contiene spoiler!

Il cacciatore di aquiloniFin dalle prime pagine de Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini intuisci che è un libro che farà piangere.
Due bambini amici, divisi da status, razza e cultura nell’Afghanistan pre-invasione russa. Il povero è buono fino al masochismo, il ricco è un pochino stronzo, ma, la storia è narrata da lui, sa di esserlo e sa che se ne pentirà.
Per le prime pagine del libro dai una chance all’autore in virtù dello stile scorrevole e della curiosità per così dire etnografica per le usanze di questo paese così martoriato. Poi però ti accorgi di essere capitato in una versione long playing di uno dei famigerati racconti mensili del libro Cuore, dove il cattivo è sempre più cattivo e il buono è sempre più buono. Lo schema è esattamente quello: c’è il Derossi super buono e dotato, osteggiato dal Franti cattivo senza via d’uscita. Tutto visto con gli occhi umani di un Enrico Bottini di Kabul.
Il colmo si raggiunge quando si ritrova il cattivo Talebano sanguinario e pure pedofilo! Sconfitto dal protagonista e dal figlio del buono in un faccia a faccia che ricorda più il duello finale tra James Bond e il genio del male di turno che una realtà drammatica e vivida.

Paul Kostabi

KostabiMi è arrivato il catalogo di Paul Kostabi, inviato a me, come ad altri blogger, da Luca Moretto della galleria d’arte quadreria. Un omaggio sicuramente gradito e una forma di divulgazione dell’arte moderna e del proprio lavoro che apprezzo. Non sono un conoscitore molto attento dell’arte moderna, anche se potrei azzardare una somiglianza dell’arte di Kostabi con Basquiat (e la prefazione me lo conferma, pfiu…). Il tema ricorrente sono i visi umani, tracciati con tratti a volte rabbiosi a volte infantili, molto spesso inquietanti. Le opere che più mi sono piaciute sono: Freedom for all criminals if they were drunk e 4 more years.

Il caso N’Gustro

Il caso N'GustroJean-Patrick Manchette è stato uno dei principali e più apprezzati scrittori noir francesi. Il caso N’Gustro è lo scarno romanzo d’esodio datato 1971, ispirato al caso Ben Barka, il leader dell’opposizione marocchina misteriosamente scomparso da Parigi il 29 Ottobre 1965. Di questo romango rimangono impresse soprattutto due cose:

Il ritmo del romanzo che, con giochi di incastri tra i capitoli, segue un andamento sincopato, quasi ad imitare il BeBop.

La figura del protagonista, Henri Bruton, uomo senza qualità, delinquente senza causa e senza successo. Uno sfigato inghiottito in un ingranaggio più grande di lui, ma che non suscita nessuna simpatia nel lettore.

L’amante perfetta

“Non dico che sia un rubacuori, ma è il classico fedele. Sono vent’anni che sta con una ragazza che si chiama Pugnetta.”
“Ecco perché è diventato cieco.”
“Be’, io non sono diventato cieco.”
“Neanche io. Ma forse noi pratichiamo quel tipo di amore con moderazione. Scommetto che il nostro Lewis la sfinisce, la povera Pugnetta.”

George Pelecanos – Strade di sangue